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Curare i dolori mestruali grazie all’osteopatia

Dalla pubertà (8-12 anni) fino alla menopausa (45-50 anni) una volta al mese le donne sono sottoposte a flusso mestruale dovuto al completamento del ciclo mestruale generalmente di 28 giorni che provoca perdite di sangue dovute all’espulsione dell’ovulo non fecondato.

Questa fase è spesso accompagnata da dolori mestruali, normalmente di lieve intensità, ma che quando si manifestano in maniera intensa vengono definiti “dismenorrea” e possono risultare davvero invalidanti.

Il sintomo più comune è la comparsa di fitte dolorose al basso ventre che possono irradiarsi anche alla zona lombare e all’interno delle cosce. A questo si possono aggiungere nausea, capogiri, tensione mammaria, oltre che nervosismo e sbalzi di umore.

La dismenorrea è più frequente nelle donne giovani, il cui corpo deve assestarsi alla presenza del ciclo mestruale, e a volte la sintomatologia è così dolorosa da rendere impossibile quasi ogni tipo di attività, compreso andare a scuola o al lavoro.

Dismenorrea primaria e dismenorrea secondaria si distinguono per – nel primo caso – non riconoscere una causa organica evidente, nel secondo per essere la conseguenza di anomalie o alterazioni come endometriosi, malattia infiammatoria pelvica o neoplasie uterine. Per questo motivo è importante rivolgersi a uno specialista per comprendere le cause delle mestruazioni dolorose.

In quasi tutti i casi, invece, l’osteopatia può risultare uno strumento utile per apportare beneficio alle donne che soffrono di dolori mestruali, evitando così un uso eccessivo di farmaci e analgesici.

I dolori mestruali infatti sono dovuti a una congestione pelvica, causata dalla contrazione dei muscoli dell’utero quando il sangue attraversa l’endometrio. Grazie a manipolazioni mirate, il trattamento osteopatico può migliorare il flusso di sangue verso l’utero e garantire il funzionamento ottimale del diaframma – muscolo responsabile della mobilità degli organi pelvici – ripristinando così l’equilibrio dell’intero organismo.