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Come si svolge una visita osteopatica pediatrica

La visita osteopatica pediatrica si divide in tre momenti: anamnesi, valutazione e trattamento.

La prima parte consiste in un colloquio con il genitore che permette di raccogliere informazioni sullo stato di salute del bambino, sul motivo del consulto e su eventuali indicazioni mediche riferite.

L’osteopata dopo un’attenta anamnesi chiede al genitore di spogliare il piccolo. 

In questa fase è già possibile notare se ci sono tensioni muscolari che rendono difficile l’operazione alle mamme, se il bambino è infastidito e da cosa. Una volta tolta la tutina e lasciato il neonato in body si osserva la posizione che tiene sul lettino, i movimenti che fa con le braccia e le gambe, come tiene la testa. 

La stessa osservazione viene fatta da prono, cercando di capire se il piccolo è in grado di mantenere la testa ruotata a destra come a sinistra. Eseguiamo delicati test per valutare se ci sono tensioni lungo la colonna, limitazioni nei movimenti delle braccia e delle gambe, valutando inoltre se lo sviluppo motorio è in linea con l’età. 

A seguito di tutte queste osservazioni e informazioni palpatorie, possiamo procedere con un trattamento delicatissimo nell’approccio e assolutamente non invasivo. 

Capita che i neonati piangano durante il trattamento perché non gradiscono stare sdraiati, oppure perché hanno sonno o hanno fame, ma il più delle volte basta che la mamma sorrida, tenga la mano sulla pancia del bimbo e giochi con lui per ritrovare la serenità. 

Diventa difficile avere la certezza di quale sia il disagio che stanno sperimentando i neonati quando sono molto piccoli. Con bambini più grandi, sono loro stessi a riferirci che si annoiano e non vogliono stare troppo fermi. Con qualche piccola astuzia (un sonaglio, un indovinello o un gioco portato da casa), si riesce a creare una buona sintonia con il piccolo e a ripristinare il sorriso momentaneamente perduto.

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