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Cefalea ed emicrania: come agire

Alcuni numeri

Si stima che il mal di testa sia tra le 10 cause al mondo di disabilità e che nel nostro paese ci siano oltre 25 milioni di persone affette da questo disturbo. Si afferma inoltre che sia la terza malattia più riferita al mondo: tutti, almeno una volta all’anno, ne soffrono. Esistono diverse forme di mal di testa, ad oggi se ne conoscono 150 tipologie differenti.

Tipologie e cause principali

Le cause di questo fastidio invalidante possono essere molteplici.

A seconda della causa e del sintomo possiamo riconoscerne la tipologia. Le più comuni sono:

Cefalea tensiva. Tendenzialmente il dolore colpisce in zona anteriore, precisamente dietro all’occhio o al cranio (zona retrooculare o in zona posteriore). Non ha un modo particolare di manifestarsi e spesso si scatena con stanchezza eccessiva o più semplicemente quando il paziente è appoggiato sulla zona posteriore (cervicale alta). L’origine è attribuita a una contrattura cervicale.

Cefalea di origini cervicogenica. Spesso si è costretti a rimanere davanti al pc per molte ore assumendo posizioni non corrette. Questo comportamento mantenuto nel tempo può causare l’inizio di questa tipologia di mal di testa. Solitamente il dolore si irradia dalla zona posteriore a quella frontale. Alcuni pazienti riferiscono anche fastidio al cuoio capelluto e una visione offuscata. La causa è attribuibile alle articolazioni delle prime vertebre cervicali.

Emicrania. È molto frequente e interessa di più le donne. Più complessa rispetto alle prime due, chi ne soffre sa che è molto invalidante. Gli episodi variano dai 2 ai 5 attacchi al mese con una durata, variabile, dalle 4 alle 72 ore. È quindi intuibile la ragione per cui è considerata invalidante. Il disturbo può essere accompagnato da sintomi come la nausea, il fastidio alle luci e ai rumori, e in rari casi al blocco della parola (afasia). Familiarità e tensioni emotive (stress, conflitti, ansia e depressione) possono essere fattori scatenanti. Proprio per questo spesso le crisi diminuiscono alla distensione (Es. in vacanza)

Come agire

Il primo obiettivo è quello di riconoscere attraverso un accurata anamnesi, la tipologia di cefalea o emicrania di cui soffre il paziente.
Una volta inquadrata la causa, viene attuato un programma ad hoc per la persona affinché gli episodi diminuiscano fino a ridurli completamente. Molti casi vengono trattati con l’osteopatia ed è dimostrato che attraverso percorsi personalizzati si è sempre riusciti a eliminare il problema.

Si ringrazia il Dottor Edoardo Germani per i contenuti: www.osteopatiagermani.com