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Curare l’otite nei bambini attraverso l’osteopatia

L’otite nei bambini è un disturbo molto diffuso soprattutto sotto i 4 anni e che consiste in un’infiammazione dell’orecchio.

La sua origine può essere di diversi tipi, ma – nella maggior parte dei casi – rappresenta una conseguenza del raffreddore e dell’influenza ed è provocata da infezioni batteriche e, alcune volte, virali. Nei bambini, infatti, è comune che i microorganismi che provocano infezioni alle vie aeree si diffondano anche nell’orecchio passando attraverso la tromba di Eustachio, ossia il canale che mette in comunicazione il naso e l’orecchio.

I sintomi che la contraddistinguono possono essere dolorosi: fastidio all’orecchio, gonfiore, arrossamento del canale auricolare, sensazioni di orecchie tappate, a cui si aggiungono i sintomi tipici della malattia che ne ha provocato lo sviluppo quali febbre, tosse, mal di gola, congestione nasale.

In seguito alla diagnosi da parte del pediatra per attestare la presenza effettiva della patologia e l’identificazione delle cure necessarie (dai farmaci infiammatori, alle terapie antibiotiche nei casi più gravi), il supporto dell’osteopatia può rivelarsi utile soprattutto quando la patologia diventa cronica e ricorrente.

Abbinando il trattamento manipolativo osteopatico alla terapia medica classica, è infatti possibile favorire il drenaggio della tuba di Eustachio e riequilibrare le sue funzionalità. In questo modo, intervenendo sulla mobilità cranio sacrale, si andrà a eliminare il ristagno di liquido nell’orecchio che è alla radice del problema dell’otite.

Ad ogni modo, il contributo dell’osteopata dovrà essere personalizzato in base alle caratteristiche del bambino e non sarà in alcun modo sostitutivo al trattamento farmacologico e medico, ma agirà in aggiunta a esso fornendo un ulteriore apporto alle terapie.